Pochi conoscono uno dei principali motivi che determinarono la nascita dell'Airone
F.C. Fu per portare a termine un sogno comune che aveva un gruppo di amici ventenni: giocare a calcio insieme, nella stessa squadra.
Sogno che purtroppo uno di noi non avrebbe mai realizzato. Fausto Gardosi infatti non riusci a giocare insieme ai
suoi amici. Morì nel 1982 a Istrana durante il servizio militare
in maniera ancora oggi non completamente
chiarita, una delle tante morti
incomprensibili durante il servizio di leva
in tempo di pace. Per noi che avevamo condiviso con lui la passione per il calcio divenne quasi un dovere fondare la squadra che avevamo sognato assieme.
Sentivamo di
doverglielo, a lui che era forse il
giocatore più forte tra tutti noi, e
sicuramente uno di quelli con più passione.
Era un difensore centrale e assomigliava moltissimo a Franco Baresi, velocissimo, tecnico e tempista sulla palla. Con in più un carattere tenace e da lottatore. Un carattere con contrastava con quello dolcissimo e quieto che aveva fuori dal campo. Un carattere mite che lo faceva benvolere da chiunque avesse la fortuna di frequentarlo e che spingeva noi amici a considerarlo quasi un fratello minore.
Lui è stato l'ispiratore del nostro progetto
sportivo. Anche oggi che altri insieme a noi
lo portano avanti vogliamo comunque
ricordarlo e tenerlo vicino a noi e alla
nostra, e sua, squadra: l'Airone.
Tutto comincia così, con una fredda telefonata “… ci dispiace … ma suo figlio è morto ieri sera in caserma …”. Dalla fine della guerra ad oggi centinaia di soldati di leva sono morti durante il servizio militare, spesso in situazioni mai chiarite. L'associazione costituitasi nel 1983 che si occupa di mantenere viva la loro memoria e cercare di far luce sui casi irrisolti è l'ANAVAFAF. Essa si adopera per il riconoscimento dei diritti dei caduti in tempo di pace al fianco di famiglie e congiunti delle vittime, per un servizio militare più dignitoso e trasparente verso chi serve lo Stato.